La Terra Impareggiabile: itinerario turistico culturale
Un tessuto di monumenti di grande valore storico ti aspetta per dondolarti in un sogno rilassante, in un percorso riconciliativo ed evocativo della forza del tempo , della sua naturale stratificazione e sedimentazione, che dร un senso profondo alle cose, e che Salvatore Quasimodo ha sublimato nei suoi versi.
Qui ti accoglie il calore storico della gente siciliana, che ha scritto nel suo DNA, che la condivisione della tavola e la disponibilitร , il sorriso , la integrazione in comunitร di chi arriva da fuori, sono valori irrinunciabili millenari.
Roccalumera, la Terra Impareggiabile dei Quasimodo: qui, sulla Via Umberto I, corso principale del borgo storico, sorge Casa Quasimodo, costruita dal nonno del Poeta, Vincenzo, che sposรฒ una donna roccalumerese, ma la cui famiglia era di origine greca. Qui i Papandrea , nobile e ingegnosa famiglia, diventarono filandieri, industriali di grande successo. Le filande roccalumeresi, (vi era anche la Filanda della Famiglia Romeo, altrettanto importante) tenevano testa alla produzione altrettanto pregiata del comasco e la seta ionica era nota in tutto il mondo. L’Amministrazione comunale per celebrare e perpetuare questa fase storica che non puรฒ essere sepolta dalla dimenticanza, ha avviato un progetto di recupero del monumento che รจย divenutoย concreto dal 2008 consegnando alla fruizione collettiva la splendida Antica Filanda Papandrea , oggi divenuto Palazzo della Cultura e dei Congressi . Il โfilo di setaโ continuerร ad essere l’idealeย e sublime filo conduttore della storia della riviera di Taormina, che si dipana da questo ridente e storico centro. Nella poesia โVicoloโ, Quasimodo inizia con โMi richiama talvolta la tua voce e non so che cieli ed acque mi si svegliano dentroโ.
Roccalumera presentava infatti agli occhi di Salvatore Quasimodo ed ancora oggi, antichi quartieri di pescatori denominati โBagliโ, che sorgevano lungo scorci della mitica via Consolare Valeria, che ispirarono questo canto,ย esaltando il vissuto storico di questa Terra, l’essenza piรน viva di questo popolo, che vive una dimensione isolana, anche interiore, ma una coralitร ed un senso della comunitร , che si spande dall’anima e che conquista la sua dimensione.
Qui sulla via Umberto I, si staglia la monumentale Torre Araba, detta Saracena, luogo del mito quasimodiano, che con i fratellini veniva qui a giocare, e trovare altri compagnetti: una torre di guardia di grande rilievo architettonico, tramandata in condizioni ottime, sin dall’epoca araba.
Ma qui anche le vestigia della nobile famiglia dei Marchesi Carrozza-Fiorentino, un complesso monumentale di due meravigliose dimore storiche nobiliari, dove รจ possibile anche trascorrere un indimenticabile periodo di riposo e di soggiorno, offrendo anche un agriturismo, gestito dalla amabile ed accogliente famiglia, che offre un esemplare di accoglienza di Sicilia.
Da Roccalumera si va in collina verso Pagliara e Mandanici e continuando verso montagne lussureggianti e di rara bellezza tra Peloritani e Nebrodi.
Qui Pagliara e Mandanici, antichi e nobili Comuni di tradizioni contadine, presentano i loro campi ingioiellati da millenari ulivi, dai quali sgorga un olio extra vergine di oliva dalla qualitร eccelsa e rara.
Mandanici presenta inoltre un sistema monumentale ed un tessuto urbano storico, che fanno di questa cittadina uno scrigno, che ogni visitatore dovrebbe percorrere anche nei suoi curati e pittoreschi vicoletti, da gustare nella ricchezza architettonica e paesaggistica.
Una tradizione da gustare anche a tavola con agriturismi, che preparando con l’olio di oliva di Mandanici, offrono piatti nella piรน viva tradizione familiare siciliana.
A Furci Siculo ritorna la sinfonia del mare e della storia dei pescatori, e qui nel vivo della tradizione marinara non poteva che insediarsi il museo comunale del mare, gestito da โArcheoclub d’Italia, sezione Val d’Agro ed area jonicaโ.
Qui in collaborazione con i pescatori, il canto dell’animo che si confonde con lo sciabordio del magico mare, ha prodotto un momento di grande intensitร emotiva con le antiche reti, il racconto delle antiche tecniche di pesca, quando la forza delle braccia e non del motore,gareggiava con il pesce fiero del suo
vigore e del suo ambiente marino. L’arguzia dell’uomo si confrontava con una straripante forza naturale, che rendeva avvincente ed epica la competizione.
Qui il pesce ha il suo trionfo in ristoranti e pescherie.
Il viaggio puรฒ continuare fino a raggiungere lo scenario che si aprรฌ davanti agli increduli viaggiatori del ‘700 e dell’800 che, percorrendo la via Consolare Valeria tracciata dai romani, arrivavano alle pendici di Capo S. Alessio, dove alla sommitร di una pittoresca rupe a strapiombo sul mare cristallino si staglia un antico castello che costituiva un’importante tassello nel sistema difensivo ionico, costruito dagli arabi e poi completato da Federico II. Da qui ci si inerpica fino a Forza D ‘Agrรฒ, anch’esso luogo del mito e di bellezza rara, un villaggio antichissimo conservato nella storia dove vennero girate scene della saga del โPadrinoโ di Francis Ford Coppola, in uno scenario di un susseguirsi di monumenti, palazzi e panorami di bellezza esilarante.
In Val D ‘Agrรฒ, il centro di questo magnifico microcosmo รจ rappresentato da un monumento di valore architettonico e storico unico: la Chiesa Arabo-Normanno dei S.S. Pietro e Paolo d’Agrรฒ.
Qui la strada si inerpica fino a monte Kalfa, dove un’aria pura, un panorama splendido, una gastronomia di grande tradizione e una cultura millenaria fanno di questo piccolo borgo, Roccafiorita, il Comune piรน piccolo per popolazione della Sicilia, ma sicuramente piรน ricco per tradizione, gastronomia, accoglienza e storia.
Continuando in queste mitiche colline si approda a Mongiuffi Melia, sulla valle del Chiodaro, luogo di pellegrinaggi religiosi per il santuario della Madonna
della Catena e di San Leonardo, in un contesto di una tradizione agropastorale, che trova il suo trionfo nella prima settimana di settembre in occasione dei festeggiamenti della Padrona, che offre anche una esperienza enogastronomica popolare eccezionale, potendo vedere dal vivo la tipica preparazione delle carni, fatta dai pastori siciliani nei forni a legna, gustando inoltre la tradizionale ed unica salsiccia e le carni preparate sulla brace. Un’occasione davvero unica!
Tornando a Nord della Riviera Jonica, a Scaletta Zanclea una splendida fortezzaย domina l’ingresso meridionale dello Stretto di Messina: Il castello Rufo Ruffo, in pratica un vero e proprio dongione normanno, caratterizzato dalle eleganti bifore medioevali costruito sopra un inaccessibile sperone roccioso nel 1220 da Federico II di Svevia, e passato nel 1674, dopo diversi domini, ad Antonio Ruffo Spadafora. Nelle ampie stanze รจ possibile visitare un piccolo ma grazioso museo del territorio. Attorno al castello si articola l’antico borgo medievale mentre nella marina si trovano l’antico palazzetto dei principi Ruffo e la secentesca chiesetta dedicata alla Madonna della Lettera e San Placido. Nel 1970 il Principe Sigerio Ruffo donรฒย il Castello di famigliaย al Comune di Scaletta che lo ha adibito a struttura culturale con un recupero architettonico di rara finezza.
Scaletta รจ un antico agglomerato proiettato sul mare dello Stretto di Messina, tradizionalmente legato alla pesca. In contrada Croce sorge la Basilica arabo-normanna di Itala,ย un altro monumento di rara bellezza situato sotto Monte Scuderi,ย chepresenta un contesto architettonico che merita il viaggio. Le peculiari caratteristiche architettoniche sono rappresentati dagli archetti delle pareti esterne: si tratta di una delle piรน importanti testimonianze dell’architettura arabo normanna di Sicilia.
Da Itala parte la strada piรน agevole per raggiungere Monte Scuderi:ย un itinerario particolarmente interessante, che attraversando estesi boschi di castagno, ed il susseguirsi continuo di panorami di struggente bellezza, porta il visitatore sin sulla cima del mitico monte. Itala e Scalett a hanno antiche tradizioni di ristorazione con interessanti ritrovi.
Le Terme di Alรฌ, si trovano a soli 15 Km. da Taormina, sul mare mitico che solcรฒ Ulisse, ed il condottiero navigante Theokles, che fondรฒ Naxos, la prima colonia greca di Sicilia, ed a ridosso della collina mitica ed incontaminata che vide anche Saffo, esule, cantare la bellezza esilarante di queste contrade, godendo anche lei, sacerdotessa dell’amore, in questi luoghi le sublimitร sensoriali delle acque termali. Anche Salvatore Quasimodo amava una immersione rilassante nelle acque termali di Alรฌ, recandovisi con la dolce Maria Cumani.
Ad Alรฌ, anche, una splendida Cattedrale. La pesca di Nizza Sicilia, le sue antiche miniere, il colonnello garibaldino Interdonato ed il limone mitico, che da questo eroe rinascimentale prese il nome, (Limone Interdonato), che pervade l’area dello Stretto di Messina, promanando dalle colline verdi, trapuntate di giallo e abbracciate dall’azzurro turchino del cielo e del mare. Suggestive le pagine che scrive Guy de Maupassant mentre si trova sul vaporetto che attraversa lo Stretto di Messina. Fu proprio Giuseppe Garibaldi, che in onore
del suo colonnello, volle dare a questa ridente cittadina il nome di Nizza di Sicilia, affermando che era proprio bella quanto la sua Nizza della Costa Azzurra.