Il Museo Quasimodiano
Nei locali dell’antica stazione ferroviaria di Roccalumera, appositamente ristrutturati, è ospitato il Museo Quasimodiano.
il museo è composto da tre ampie sale museali:
-
La prima sala riguarda la famiglia del poeta e i primi anni di Salvatore Quasimodo. All’interno sono conservati alcuni arredi provenienti dalla casa della famiglia Quasimodo di Roccalumera, in cui il poeta ha trascorso la sua infanzia, gli scritti giovanili e documentazioni varie. Come i certificati di matrimonio contratti con Bice Donetti (nel 1928) e Maria Cumani (nel 1948).
-
La seconda sala, ricreata nella ex zona macchine della stazione Fs, riguarda la vita del poeta tra gli anni ’30 fino e gli anni ’50. All’interno è conservata la corrispondenza privata con personalità e ammiratori, articoli di giornale, scritti, i certificati di lavoro, e i libri appartenuti poeta.
-
La terza sala, ricreate in quella che era la ex sala d’attesa, ospita lo studio originale dalla sua casa di Milano, sita in Corso Garibaldi 16. Qui si entrerà direttamente nell'”officina creativa” di Salvatore Quasimodo. Oltre agli arredi (scrivania, libreria, poltrona, lampadario) sono conservati: la Laurea H. C. dell’Università di Messina (1960), alcune onorificenze concesse dal Presidente della Repubblica, gli oggetti che il poeta utilizzava quotidianamente (penne, radio, accendini, polaroid ecc.). Inoltre, i visitatori potranno visionare filmati delle Teche Rai e di televisioni estere, come la cerimonia di conferimento del Premio Nobel, concessa in esclusiva dalla Televisione Svedese.
Il Parco Letterario Salvatore Quasimodo, secondo il Corriere della Sera e Il Fatto Quotidiano, rientra tra i maggiori esempi di recupero di stazioni abbandonate in Italia.
I cimeli sono stati donati dal figlio del Poeta, Alessandro Quasimodo, Presidente Onorario del Parco Letterario Salvatore Quasimodo.