Il giardino e il treno-museo
All’interno dell’antico scalo merci, oggi Giardino-Museo Quasimodiano, sono presenti cinque vagoni ferroviari merci trasformati in treno-museo. All’interno del treno-museo è allestita una mostra fotografica sulla vita di Salvatore Quasimodo dal conferimento del Premio Nobel 1959 fino agli ultimi giorni, realizzata dal Prof. Sergio Palumbo. I vagoni sono simili a quelli dove Salvatore Quasimodo, e la sua famiglia, visse per mesi dopo il terremoto del 28 dicembre 1908 di Messina, dove il padre era stato incaricato di organizzare il traffico ferroviario.
“Dove sull’acque viola
era Messina, tra fili spezzati
e macerie tu vai lungo binari
e scambi col tuo berretto di gallo
isolano. Il terremoto ribolle
da due giorni, è dicembre d’uragani
e mare avvelenato. Le nostre notti cadono
nei carri merci e noi bestiame infantile
contiamo sogni polverosi con i morti
sfondati dai ferri, mordendo mandorle
e mele dissecate a ghirlanda.” (Al Padre, La terra impareggiabile)
All’interno del giardino-museo quasimodiano si trova la sala convegni e biblioteca del Parco Letterario Salvatore Quasimodo.
Nel giardino-museo hanno luogo anche presentazioni di libri, convegni, concerti ed eventi vari organizzati dal Parco Letterario Quasimodo.
Nel 2020 L’artista udinese Simone Mestroni ha realizzato nel giardino-museo un murales letterario dedicato a “Le Danaidi” di Melanippide, tradotte da Salvatore Quasimodo.